bioalcalino D vitamina D naturale con borragine enotera cumino lino omega 3-6-9 contenuto 150 ml

bioalcalino D vitamina D naturale con borragine enotera cumino lino omega 3-6-9 contenuto 150 ml

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Vitamina D Naturale con Omega 3-6-9. Perché fa bene?

  • La Vitamina D contribuisce alla normale funzione del sistema immunitario.
  • La Vitamina D favorisce il normale assorbimento/utilizzo del calcio e del fosforo.
  • La Vitamina D è indispensabile per il mantenimento di ossa e denti normali e della normale funzione muscolare.
  • L'Olio di Borragine contribuisce all’integrità ed alla funzionalità delle membrane cellulari, al trofismo e alla funzionalità della pelle.
  • L'Olio di Borragine favorisce la funzionalità articolare ed è utile nel contrastare i disturbi del ciclo mestruale.
  • L'Olio di Enotera è utile per sostenere l'integrità e la funzionalità delle membrane cellulari, oltre che per il trofismo e la funzionalità della pelle.
  • L'Olio di Enotera aiuta contrastare i disturbi del ciclo mestruale e sostenere la funzionalità articolare.
  • L'Olio di Semi di Lino favorisce l'integrità e la funzionalità delle membrane cellulari e interviene favorevolmente nel metabolismo dei lipidi.
  • Il Cumino favorisce la funzione digestiva e aiuta la regolare motilità gastrointestinale ed eliminazione dei gas.

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dosaggio

Ingredienti per dose giornaliera (1 grammo)

Vitamina D

Vitamina D (Cladonia rangiferina (L.) Weber ex F.H. Wigg.), soluzione oleosa, TIT. vitamina D3 ≥1.000.000 IU/g,  2 mg (pari a vitamina D3, 2000 IU, 1000 % V.N.R.);

oli vegetali

olio di Cumino (Cuminum cyminum L.) 250 mg; Olio di semi di Lino (Linum usitatissimum L.), 250 mg; Olio di semi di Borragine (Borago officinalis L.). 250 mg; Olio di Enotera (Oenothera biennis L.) 250 mg.

formato

Flacone vetro 150 ml (durata 5 mesi, comodo formato per tutta la famiglia)

vitamina D naturale e vegetale

Vitamina D biodisponibile

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 I licheni sono forme di vita vegetali singolari, che nascono dalla simbiosi di una specie eterotrofa (fungo) e una autotrofa (batteri cianotici o alga azzurra). Il fungo fornisce minerali e umidità, permettendo all’alga di sopravvivere in ambienti ostili, mentre l’alga fornisce il nutrimento fotosintetico. Le condizioni ambientali estreme in cui cresce il lichene lo inducono ad accumulare un’elevata concentrazione di nutrienti (polisaccaridi, acido usnico, acidi licheni amari, mucillagini, acido folico e vitamine del gruppo B) compresa la vitamina D3, che viene poi estratta in forma oleosa.

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rimedio naturale

sostegno per apparato gastro-intestinale, respiratorio e della cute

Gli oli vegetali di Borragine, Enotera, Cumino e Lino sono buone fonti di grassi insaturi, chiamati acidi grassi omega-3, omega-6 e omega-9.

Perché dovresti assumere la vitamina D con una fonte di grassi sani?

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La vitamina D è una vitamina liposolubile, il che significa che richiede una fonte di grasso sano per migliorarne l’assorbimento. In un certo senso, questi grassi sani agiscono come un involucro per la vitamina D, assicurando che arrivi a sua destinazione.

Quindi, assumere vitamina D insieme a questa tipologia di grassi vegetali, non solo aiuta a trasportarla in modo che sia assorbita al meglio dal corpo, ma in più hanno un forte potere antiossidante e ottime proprietà antinfiammatorie che possono aiutare a sostenere la salute metabolica. Diversi lavori scientifici confermano che, la vitamina D, un nutriente liposolubile essenziale, dovrebbe essere associata ai grassi insaturi di origine vegetale per essere assorbita al meglio dall’organismo.

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Vitamina D e omega-3 e malattie autoimmuni

rimedio naturale

rimedio naturale all'infiammazione di basso grado

infiammazione di basso grado silente

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L’infiammazione è un meccanismo di difesa, ma per mantenere un buono stato di salute è importante spegnerne prima possibile i focolai, che riducono le energie e le difese stesse, influiscono sull’invecchiamento cellulare e possono predisporre a malattie come artrite, diabete e malattie degenerative. L’azione sinergica di questo complesso contrasta rapidamente anche gli stati di tensione localizzati, favorisce la funzionalità articolare e presenta un’azionetonica utile per contrastare la stanchezza fisica e mentale.

Per sostenere l’organismo nel processo di dissoluzione dei coaguli sanguigni e nell’attività fibrinolitica nei confronti dei trombi. L’integratore non influisce direttamente sulla viscosità del sangue e non dissolve direttamente eventuali coaguli, ma incrementa l’efficacia dei naturali meccanismi di controllo dell’organismo. Per offrire il massimo dell’efficacia della sinergia di vitamine D3 e K2 per il benessere cardiovascolare e osseo. Infatti, mentre la vitamina D3 promuove un corretto assorbimento del Calcio nel tessuto osseo, la vitamina K2 veicola correttamente il Calcio nell’osso. La Vitamina D3 vegana ottenuta da Lichene islandico, è duplice. Agisce favorevolmente sia sull’apparato osteoarticolare sia sul sistema cardiovascolare, migliorando densità e livello dimineralizzazione ossea in condizioni come osteopenia-osteoporosi, riducendo il rischio di fratture e la formazione di calcificazioni extraosse e, per esempio in persone con predisposizione alla formazione di placche aterosclerotiche.

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rimedio naturale

sindrome premestruale

I sintomi si distinguono in fisici e psicologici.

Trattamento utile per contrastare tutti i sintomi legati. Le cause possono attribuirsi ad alterazioni ormonali e all’ovulazione. Tra i sintomi fisici riscontriamo mastodinia, mal di testa e dolori neuromuscolari.

principi attivi sinergici

L’agnocasto, trifoglio rosso, la vitamina E, la vitamina D e gli oli di Borragine ed Enotera rappresentano gli alleati vincenti per contrastare tali sintomi.

sintomi psicologici

Contrastano efficacemente i sintomi psicologici, quali insonnia e depressione, ansia e irritabilità, cambiamenti d’umore e desiderio di dolci. Efficace nel contrastare i sintomi già dopo 3 mesi di trattamento, senza riportare effetti avversi.

Un aiuto per la salute che arriva dalla natura

L’assunzione di Omega-3acidi grassi EPA e DHA è stata collegata a molti benefici per la salute, che vanno da un miglioramento della salute cardiovascolare e della funzione cognitiva, fino ad arrivare a una riduzione dei livelli di infiammazione dell’organismo.

cumino nero e vitamina D naturale

Vitamina D Importante modulatore del sistema immunitario

Ad oggi non sono ancora definiti in modo univoco e universale quali siano i livelli sierici normali di vitamina D e quali quelli di carenza o insufficienza. Diverse società scientifiche considerano sufficienti valori uguali o superiori a 75 nmol/L (30 ng/mL), misurati alla fine dell’inverno o inizio primavera. L’insufficienza viene classificata tale quando i livelli scendono tra 50 e 74 nmol/L (20-29 ng/mL), mentre la carenza è definita da valori inferiori a 50 nmol/L. Dal punto di vista genomico, vi è una notevole differenza tra individui, con una risposta personalizzata alla vitamina D, come dimostrato da due importanti studi. È nei reni che avviene la trasformazione finale in 1,25(OH)D3 (a partire dalla irradiazione della pelle o dal cibo), forma nella quale la vitamina D esercita la sua azione endocrina. Una delle ipotetiche spiegazioni degli effetti della Vitamina D sulle malattie autoimmuni è la una soppressione immunitaria e la sua azione sui linfociti B. La Vitamina D inibisce, infatti, la formazione delle cellule plasmatiche e induce apoptosi, sia in queste cellule sia nei linfociti B attivati, aumentando, inoltre, la produzione di IL-10, che ha un’attività antinfiammatoria. Controllando l’azione delle citochine mediate dalle cellule B e la loro trasformazione in cellule plasmatiche, la vitamina D riduce la produzione di autoanticorpi, riducendo così il rischio di disordini autoimmuni. Dal punto di vista genomico, vi è una notevole differenza tra individui, con una risposta personalizzata alla vitamina D, come dimostrato da due importanti studi Trial clinici randomizzati.

Olio cumino e Fegato

Una metanalisi sul recupero dalle lesioni epatiche ha rilevato che il TC (timo chinone da cumino nero) ha forti effetti antiossidanti, antinfiammatori, antifibrotici, anti/proapoptotici e anticarcinogeni, e non causa quasi nessun effetto collaterale in un ampio intervallo di dosi, suggerendo un’ampia finestra terapeutica (Tekbas et al. 2018). Un possibile meccanismo epatoprotettivo passerebbe dall’effetto che il TC ha su un fattore di trascrizione nucleare molto importante come NF-κβ, un complesso proteico funzionante come fattore di trascrizione (Noorbakhsh et al. 2018). In uno studio clinico randomizzato in doppio cieco su soggetti con steatosi epatica, la somministrazione di olio di cumino per tre mesi ha ridotto significativamente il grado di steatosi epatica rispetto al placebo, e modificazioni, sempre in positivo, di altri parametri (livelli ematici di trigliceridi, LDL-C, HDL-C, ALT, AST). Nessun effetto collaterale di nota (Khonche et al. 2019). In uno studio case-control su soggetti con steatosi epatica, la somministrazione di olio di cumino per due volte al giorno per tre mesi ha migliorato in maniera statisticamente significativa gli indici di peso corporeo, BMI, gli enzimi epatici e l’ecografia del fegato grasso (il 57,14% dei pazienti ha avuto una normale classificazione del fegato) (Hussain et al. 2017).

Proprietà farmacologiche e biologiche del cumino nero

Questa pianta è utilizzata da tempi remoti, ben prima che fosse sviluppato l’approccio scientifico alle piante medicinali nel trattamento di diverse condizioni e malattie. Il cumino nero viene utilizzato nei sistemi di medicina tradizionale per diverse condizioni che includono asma, febbre, tosse, congestione toracica, cefalea cronica e mal di schiena. L’attività salutistica di Nigella Sativa deve ricondursi alla presenza di alcaloidi, cumarine, saponine, flavonoidi, oli essenziali e fenoli. Inoltre, nei semi sono presenti acido miristico, vitamine e alcuni oligoelementi che aggiungono valore a queste proprietà medicinali. Gli studi farmacologici condotti su Nigella Sativa hanno confermato la sua attività antitussiva, antiossidante, epato-, neuro- e gastroprotettiva, immunomodulante, analgesica, antinfiammatoria, spasmolitica e broncodilatatrice.

Cumino e Diabete tipo 2

Due metanalisi hanno mostrato risultati promettenti sull’efficacia dei cumino nero sull’omeostasi del glucosio e sui lipidi ematici (calo significativo di glicemia a digiuno, emoglobina glicosilata e acido reattivo, acido tiobarbiturico e aumento di capacità antiossidante totale, superossido dismutasi e glutatione). I risultati suggeriscono che l’integrazione sia una scelta adatta nella gestione delle complicanze del diabete di tipo 2 (Daryabeygi-Khotbehsara et al. 2017; Heshmati, Namazi 2015). I meccanismi proposti per queste attività sono l’effetto antiossidante, sulla secrezione di insulina, su assorbimento di glucosio, gluconeogenesi ed espressione genica (Heshmati, Namazi 2015; Kaatabi et al. 2015). L’olio di cumino migliora il colesterolo totale, la pressione arteriosa e il ritmo cardiaco (Badar et al. 2017).

Cumino nero ed Asma

Studi clinici preliminari indicano il possibile uso terapeutico di Nigella sativa (cumino nero) in alcune condizioni di tosse e asma bronchiale (Pruthi, 2001). Olio di Cumino due volte al giorno per 4 settimane ha mostrato un miglioramento significativo del punteggio medio del test di controllo dell’asma, una riduzione significativa degli eosinofili nel sangue e un miglioramento del volume espiratorio. La supplementazione migliora il controllo dell’asma con una tendenza al miglioramento della funzione polmonare (Koshak et al. 2017).

Dolori articolari e cumino nero

L’olio di semi di cumino nero, in particolare con un contenuto elevatoin TC, ha effetti antinfiammatori e analgesici attraverso percorsi diversi. L’efficacia del TC come potenziale trattamentoè stata confermata in diversi modelli animali di artrite e negli studi clinici ha confermato l’uso orale e topico di olio di cumino, senza effetti avversi nei pazienti affetti da artrite reumatoide (Mahboubi et al. 2018). In uno studio clinico randomizzato e controllato su pazienti geriatrici con dolore al ginocchio, l’applicazione cutanea di olio di cumino (sfregato sulle ginocchia 3 volte a settimana per 1 mese) ha portato una riduzione significativa della gravità del dolore rispetto al placebo (Tuna et al. 2018).

Da una vitamina, un’infinità di qualità

Proprietà Olio di Enotera

L’Olio di Enotera, estratto dai piccoli semi, è ricco in acido gamma-linolenico (GLA), un acido grasso di tipo omega-6, ad azione antinfiammatoria. Utile Per contrastare i disturbi del ciclo mestruale e attenuare la sintomatologia, in particolare la mastodinia. Viene inoltre impiegato, per via os, per il trattamento delle forme eczematose e in particolare del prurito associato. Gli acidi grassi polinsaturi sono indicati nel trattamento e nella prevenzione di numerose patologie infiammatorie, anche di natura allergica. Sono necessarie da 6 a 8 settimane di terapia prima di ottenere un risultato terapeutico. L’EMA consiglia di iniziare la terapia con la posologia adeguato: “È possibile che in alcuni pazienti solo dopo 8-12 settimane di utilizzo possa essere osservato un miglioramento dei sintomi. È possibile allora proseguire con una posologia inferiore o interrompere il trattamento”.

Olio di Enotera in menopausa

Questo studio ha determinato l’efficacia e la sicurezza dell’olio di enotera sui sintomi psicologici di donne in fase menopausale. Le principali misure di esito erano i sintomi psicologici con riferimento alla sottoscala psicologica della Menopause Rating Scale. Nel gruppo di intervento non sono stati riscontrati effetti avversi. Secondo gli autori, questo trial clinico fornisce le prove di efficacia dei potenziali benefici dell’olio di enotera sui sintomi della sfera psicologica di donne in post-menopausa. Impact of evening primrose oil consumption on psychological symptoms of postmenopausal women: a randomized double-blinded placebo-controlled clinical trial. Menopause. 2020 Feb;27(2):194-198.

Preservare l’elasticità con olio di Lino

Tra i numerosi effetti cosmetici attribuiti agli estratti vegetali e ai loro derivati troviamo poi la capacità di aumentare il firming cutaneo, ovvero di sviluppare un effetto misurabile di tono, rassodamento e diminuzione del rilassamento cutaneo. In questo contesto possono risultare preziose anche quelle sostanze naturali in grado di stimolare la biosintesi dei componenti cutanei e favorire la protezione delle macrostrutture idratanti presenti nel derma, sia come misura anti-age che come azione preventiva dai danni dovuti a foto esposizione, come gli acidi grassi polinsaturi quali, ad esempio, gli acidi alfa e gamma linolenici, abbondanti rispettivamente nell’olio di semi di Lino, di Borragine e di Enothera. Supplementazioni di grassi polinsaturi omega-3, presenti nei semi di lino generalmente si associano ad attività protettive nei confronti di malattie degenerative. Uno studio clinico multicentrico coreano ipotizza che assunzioni di omega-3 possano avere effetti protettivi nell’artrite reumatoide Biochem. 2013 Jul;24(7): 1367-72

Vitamina D e cancro colorettale.

Per il cancro colorettale, una review sistematica cinese ha preso in esame gli studi che comprendevano livelli di assunzione di vitamina D o suoi livelli plasmatici e rischio di tale cancro, per un totale di circa un milione di partecipanti. La valutazione del rischio relativo ha mostrato come vi sia una correlazione significativamente statistica tra questi due elementi, e un incremento plasmatico di vitamina D diminuisce il rischio. Da notare come in pazienti con malattie infiammatorie dell’intestino (IBD), come il morbo di Crohn o la colite ulcerosa, vi sia la tendenza a sviluppare cancro colorettale se i livelli di vitamina D sono insufficienti. Lo dimostra una review americana che ha esaminato un totale di 2809 pazienti con IBD. I livelli plasmatici medi erano di 26 ng/ml, con un terzo dei pazienti con valori deficitari di 25(OH)D (< 20 ng/ml). Durante un periodo medio di follow-up di 11 anni, 196 pazienti hanno sviluppato un cancro colorettale. I pazienti che avevano valori più bassi di vitamina D hanno mostrato un maggior rischio per tale patologia. Già un semplice aumento di 1ng/ml di tale vitamina riduce dell’8% questo rischio.

Vitamina D e cancro della mammella

In Corea, su 310 pazienti, età media 48,7 anni, le donne deficitarie di vitamina D si esponevano a un aumentato rischio di ricaduta rispetto alle donne con livelli sufficienti. Le concentrazioni di tale vitamina erano inoltre inversamente associate con la prognosi in pazienti con cancro luminale. Uno studio belga su 1800 pazienti con cancro al seno in fase iniziale correla significativamente bassi livelli di vitamina D con la larghezza del tumore alla diagnosi. Valori maggiori di 30 ng/ml sono indicatori di maggiore sopravvivenza. I risultati maggiori sono stati osservati nelle patologie di donne in post-menopausa. Una recente meta-analisi basata sui rapporti tra livelli di vitamina D e cancro al seno mostra come le pazienti nel quartile più alto (concentrazioni plasmatiche di vitamina D) hanno la metà dei casi di mortalità rispetto alle pazienti del quartile più basso. I livelli consigliati di 25(OH)D si situano trai 30 e gli 80 ng/ml.

Vitamina D e Parkinson

Grazie alla sua accertata azione sul SNC (presenza di recettori specifici nel cervello, up-regolazione di fattori neurotropici, stabilizzazione delle membrane mitocondriali, azione antiossidante), si sta cercando di capire sevi sia una correlazione tra carenza di vitamina D e Parkinson. Secondo uno studio americano tale correlazione esiste: 286 pazienti con Parkinson sono stati esaminati per quanto riguarda diverse funzioni (cognitive, memoria verbale, fluidità di linguaggio, funzioni spaziali, funzioni esecutive, severità della malattia e depressione). Usando modelli statistici di regressione lineare multivariata, maggiori concentrazioni di vitamina D sono risultate associate a migliori prestazioni globali, specialmente nella fluidità e memoria verbale e nella depressione. Una più recente meta-analisi cinese ha ricercato la stessa eventuale associazione tra vitamina e malattia. Il totale dei pazienti esaminati è stato di poco superiore a 1000, comparati con circa 4mila controlli in buona salute. I pazienti con insufficienti livelli di vitamina D (È

acidi grassi polinsaturi (poly-unsatured fatty acids: PUFA)

Nella cascata metabolica degli acidi grassi polinsaturi (poly-unsatured fatty acids: PUFA), a partire dall’acido alfa-linolenico i tre più importanti acidi grassi omega-3 che si formano sono l’acido eicosapentaenoico (EPA), l’acido docosapentaenoico (DPA) e l’acido docosaesaenoico (DHA). È importante però ricordare che vi sono anche PUFA omega-6, prevalentemente di origine animale e vegetale, che derivano dalla cascata metabolica dell’acido linoleico e che hanno come metabolita più importante l’acido arachidonico. Si ritiene che in una dieta bilanciata il rapporto ottimale tra PUFA omega-6 e PUFA omega-3 debba essere più o meno di 5:1. Il mantenimento di un rapporto ottimale tra i due tipi di PUFA pare essere di fondamentale importanza per la prevenzione di malattie croniche cardiache, vascolari, immunitarie e infiammatorio-degenerative. Volendo sintetizzare e approssimare, si può affermare che dall’intergioco tra la produzione di acido arachidonico e EPA si ha la sintesi prevalente di alcuni tipi di prostaglandine, trombossani e leucotrieni, rispetto ad altri tipi che consentono la giusta modulazione di effetti biologici. In particolare, uno sbilanciamento verso l’acido arachidonico potrebbe favorire la vasocostrizione, la broncocostrizione, l’infiammazione, una maggiore aggregazione piastrinica e l’aterosclerosi. A parte queste favorevoli azioni, ai PUFA omega-3 è stato riconosciuto un’importante azione antiaritmica, mediante una stabilizzazione delle membrana dei miociti cardiaci, che potrebbe rendere conto della ridotta mortalità in pazienti con recente infarto del miocardio, come documentato dallo studio GISSI-P (Gruppo Italiano per lo Studio della Sopravvivenza nell’Infarto miocardico-Prevenzione). Si ricorda che i PUFA omega-3 sembrerebbero avere un positivo effetto anche sulla pressione arteriosa e un effetto anti-ossidante. Sulla base di queste premesse è importante assumere adeguate quantità di acido alfa linolenico con la dieta (noci, soia) e PUFA omega-3, supplementandone la quantità, quando sia ritenuto necessario.

Vitamina D e Psoriasi

La psoriasi ha una forte componente immunologica, con la proliferazione cheratinocitica associata a una risposta infiammatoria. La Vitamina D esercita azione inibitoria verso questa componente infiammatoria, sopprimendo chemiotassi. È accertato che i cheratinociti esprimono il Vitamin D Receptor (VDR) e che la vitamina D sia efficace, a concentrazioni fisiologiche, nel inibire la proliferazione di culture di cheratinociti e nel indurne la differenziazione finale. Le culture di cheratinociti prelevati da pazienti con psoriasi hanno risposto bene alle attività antiproliferativa della Vitamina D. Dal punto di vista clinico, vari studi hanno mostrato notevoli miglioramenti nel indice PASI (Psoriasis Area and Severity Index) senza effetti collaterali dannosi.

Un aiuto per la salute che arriva dalla natura

L’assunzione di Omega-3acidi grassi EPA e DHA è stata collegata a molti benefici per la salute, che vanno da un miglioramento della salute cardiovascolare e della funzione cognitiva, fino ad arrivare a una riduzione dei livelli di infiammazione dell’organismo. Gli oli vegetali presenti in Bioalcalino D hanno già compresi nel loro corredo: Omega-3,Omega-6 e Omega-9

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Sinergia per la salute delle ossa e dell’apparato cardiovascolare

La vitamina D promuove un corretto assorbimento del Calcio e favorisce la produzione di proteine che richiedono vitamina K2 per poter veicolare correttamente il Calcio nell’osso. Un eccessivo consumo di grassi saturi e di zuccheri semplici abbinato a una carenza di fibre e di sostanze ad azione antiossidante possono indurre un elevato livello infiammatorio sistemico con accumulo di colesterolo a livello cardiovascolare, con ossidazione delle LDL e deposito di Calcio in eccesso nelle sedi extra osse e, primo step per la formazione della placca ateromasica. Agisce favorevolmente sia sull’apparato osteoarticolare sia sul sistema cardiovascolare, migliorando densità e livello di mineralizzazione ossea in condizioni come osteopenia-osteoporosi, riducendo il rischio di fratture e la formazione di calcificazioni extra ossee, ad esempio, in persone con predisposizione alla formazione di placche aterosclerotiche.

rimedio naturale

La Vitamina D contribuisce al corretto assorbimento e utilizzo di calcio e fosforo e al mantenimento di ossa e denti normali. Non deve mancare per conservare una corretta funzione muscolare e coadiuvare quella del sistema immunitario. Scelte alimentari che escludono fonti ricche di Vitamina D, impegni quotidiani, che ci costringono a rimanere per la maggior parte della settimana chiusi in casa o in ufficio, condizioni climatiche sfavorevoli, soprattutto durante la stagione invernale, che ci obbligano a uscire poco e coprirci bene, e anche l’età che avanza, possono talvolta rendere utile un’integrazione di questa Vitamina. Allora affiancare a una dieta varia ed equilibrata e a un sano stile di vita un integratore di Vitamina D naturale.

ossa e denti normali

trofismo e funzionalità della pelle

funzionalità articolare

metabolismo dei lipidi

funzionalità delle membrane cellulari

pelle più giovane

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