Normocaloricità e attività fisica

Normocaloricità e attività fisica

Quello di cui abbiamo veramente bisogno nell’alimentazione è di nutrire il corpo seguendo un approccio dietetico basato sul concetto di normocaloricità, non su diete a ridotto apporto calorico. 

La normocaloricità permette l’attivazione di quei segnali chimici ormonali corretti, come l’insulina o la leptina, capaci di normalizzare l’appetito e il metabolismo, e se affiancata a una regolare attività fisica, garantisce una costante perdita di peso, preservando al contempo la massa muscolare.

Numerosi studi hanno evidenziato come l’attività fisica sia in grado di regolare il bisogno di cibi dolci.

Uno dei probabili meccanismi alla base della capacità dell’attività fisica di regolare l’appetito è la sua azione sulle zone cerebrali deputate alle vie della ricompensa e del piacere, attraverso la modulazione della dopamina. 

L’esercizio migliora la capacità dell’individuo di sopportare gli stress, di adattarsi alle situazioni avverse e riduce i livelli di cortisolo.

Questi effetti sono determinanti nella gestione dell’appetito e del dimagrimento a lungo termine.

Diverse erbe possono contribuire, unitamente auna sana alimentazione, a contrastare l’eccesso ponderale. 

I centri cerebrali della sazietà, non disturbati da endocrine disruptors (squilibranti endocrini) come zucchero, edulcoranti, grassi fritti o alterati, additivi e conservanti, fermano la fame al momento opportuno, prevenendo iperalimentazione e accumulo.

Al contrario zucchero e grassi alterati lavorano sui nostri centri cerebrali di reward (ricompensa) inducendoci a ricercare compulsivamente nuovo cibo, in una spirale incontrollabile.

Solo il ripristino dei corretti segnali ipotalamici attraverso un’induzione naturale di adipochine, enterochine e miochine può mettere fine a questo circolo vizioso.

Il drenaggio è una tecnica terapeutica che permette l’eliminazione delle tossine da parte dell’organismo comprese quelle prodotte dal metabolismo delle sostanze introdotte con i farmaci, con l’alimentazione ecc. attraverso quelli che sono considerati gli emuntori naturali: fegato, reni, intestino e pelle.

Grazie a un’adeguata posologia (più bassa rispetto a quella terapeutica) il drenaggio stimola blandamente gli emuntori naturali aumentando in modo moderato la diuresi, la coleresi, il transito intestinale, la secrezione delle ghiandole sudoripare ecc.

Lo scopo è quello di stimolare, in modo equilibrato, le funzioni fisiologiche globali di depurazione dell’organismo e di determinare un’azione disintossicante profonda a livello di terreno.

Il motivo per cui è opportuno lavorare sul terreno viene spiegato in modo chiaro e sintetico:

Poiché l’uomo viene considerato nella sua totalità, le malattie di cui è vittima si sviluppano su un terreno reso fragile dal rallentamento degli organi di eliminazione, gli emuntori, e dall’accumulo di un pool di sostanze tossiche, di metaboliti mal degradati, di sostanze di rifiuto.

Uno dei mezzi per facilitare il ritorno allo stato di salute è quello di diminuire il carico tossico endogeno stimolando l’attività dei vari organi di eliminazione.

È questo il ruolo del drenaggio.

Effettuato correttamente pone infatti l’organismo nelle condizioni migliori per recuperare un equilibrio alterato e per rispondere in modo ottimale alla terapia.

Un esempio di erba medicinale in grado di inibire un processo biologico naturale per ottenere benefici alla salute è la Garcinia Cambogia. Diverse ricerche hanno infatti confermato che il fitocomplesso (acido idrossicitrico) è in grado di bloccare la sintesi di Acetilcoenzima A, un substrato energetico fondamentale per la sintesi di colesterolo e lipidi, andando ad inibire l'azione dell'enzima citrato liasi che trasforma i carboidrati non consumati in grassi.

Questo processo fa si che venga limitato notevolmente l'accumulo di calorie sotto forma di grassi di deposito che normalmente si addensano nel tessuto adiposo sottocutaneo divenendo così i principali responsabili dell'aumento del peso corporeo. 

 E' chiaro quindi che l'acido idrossicitrico permette di ridurre la produzione di colesterolo e trigliceridi a partire dagli zuccheri esercitando così la sua azione ipocolesterolemizzante. 

Grazie a questa molecola, capace di intervenire in processi enzimatici così complessi, la Garcinia Cambogia è in grado di agire sul senso della fame in modo diverso a seconda dei soggetti interessati. 

L'acido idrossicitrico, infatti, stimola la sintesi epatica di glicogeno a partire dal glucosio che quindi si andrà a depositare (come riserva energetica) nei muscoli e nel fegato.

A questo punto il cervello, ricevuto il segnale dell'aumento dei depositi di glicogeno a livello epatico, agisce sul nucleo della fame inibendo la stessa e stimolando contemporaneamente il senso di sazietà in quanto le riserve energetiche dell'organismo sono state ripristinate e non è più necessario assumere altro cibo. Ne consegue quindi uno stimolo della glicogenosintesi, una diminuzione dell'appetito nonché una riduzione del deposito di grassi nel tessuto adiposo sottocutaneo.

Quello di cui abbiamo veramente bisogno nell’alimentazione è di nutrire il corpo seguendo un approccio dietetico basato sul concetto di normocaloricità, non su diete a ridotto apporto calorico. 

La normocaloricità permette l’attivazione di quei segnali chimici ormonali corretti, come l’insulina o la leptina, capacidi normalizzare l’appetito e ilmetabolismo, e se affiancata a una regolare attività fisica, garantisce una costante perdita di peso, preservando al contempo la massa muscolare.

Numerosi studi hanno evidenziato come l’attività fisica sia in grado di regolare il bisogno di cibi dolci.

Uno dei probabili meccanismi alla base della capacità dell’attività fisica di regolare l’appetito è la sua azione sulle zone cerebrali deputate alle vie della ricompensa e del piacere, attraverso la modulazione della dopamina. 

L’esercizio migliora la capacità dell’individuo di sopportare gli stress, di adattarsi alle situazioni avverse e riduce i livelli di cortisolo.

Questi effetti sono determinanti nella gestione dell’appetito e del dimagrimento a lungo termine.

Per sopperire allo scarso appeal delle diete dimagranti si fa largo uso di edulcoranti, utilizzati per esempio per produrre bibite azero calorie.

Questo è associato a un aumento di peso nel lungo periodo. 

Gli edulcoranti, dopo solo pochi giorni di assunzione, alterano la flora batterica intestinale, a favore di una popolazione di batteri non buoni, i quali a loro volta alterano il metabolismo di grassi e carboidrati e predispongono al diabete e alla sindrome metabolica. 

Ricevere cibi con zero calorie è percepito come un segnale di pericolo dal nostro cervello, che reagisce in due modi: generando in breve tempo nuovi stimoli dell’appetito e aumentando la soglia di percezione del gusto dolce, quasi a compensare le calorie mancanti nel prodotto light. 

Un potente segnale regolatorio cerebrale è quello conseguente a una regolare attività fisica, quotidiana e di buona intensità.

Molti lavori scientifici confermano ormai il valore del movimento sia in chiave preventiva che curativa di molte patologie: diabete, ipertensione, sovrappeso, ipotiroidismo, depressione, Alzheimer, Parkinson, dislipidemie, malattie autoimmuni, patologie cardiovascolari come infarto e ictus.

Poiché il movimento non fa vendere farmaci, e anzi ne consente un uso più limitato, non è “spinto” come sarebbe giusto (e scientifico) fare.

L’errore più comune è pensare che fare sport significhi solo consumare calorie. Fare movimento significa invece dire al proprio organismo che si sta bene.

E l’ipotalamo, stimolato dall’adiponectina prodotta dal tessuto adiposo e dall’irisina sviluppata dal tessuto muscolare, farà seguire a questi stimoli una serie di risposte attivanti la massa muscolare (che crescerà in quantità e nella sua capacità di consumo), la ghiandola surrenale (umore alto, risposta allo stress, steroidi anabolizzanti e sessuali) e le gonadi (le ovaie con la produzione di estrogeni e i testicoli con la produzione di testosterone) con un forte stimolo di attivazione metabolica, di dimagrimento e di salute nel senso (psicofisico e sociale) più ampio del termine, così come definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

La sedentarietà, infatti, non è neutra: spinge nella direzione opposta alla salute, verso un drammatico rallentamento metabolico. Senza movimento si potrà solo deperire seguendo una dieta di restrizione, o ingrassare qualora ci si alimenti in modo scorretto. Dimagrire in salute, mantenendo tono muscolare ed equilibrio, mai.

https://www.youtube.com/watch?v=Dmvpt2Zo8tE
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