PERCHÉ NON DIMAGRISCO?

Per difenderci dall’attacco dei rifiuti alimentari possiamo contare su un sistema immunitario che attualmente non funziona più in modo coretto: se deficitario, insorgono malattie fastidiose, banali, ricorrenti, che poi degenerano e diventano croniche; se invece è esuberante insorgono fenomeni allergici (come l’asma, l’orticaria, l’eczema, ecc.) o malattie autoimmuni che scatenano la reazione del corpo contro le proprie cellule e le distruggono (sclerosi a placche). Fondamentale è la composizione del microbiota intestinale, data la sua azione di “rimodellamento molecolare”, che può prendere una direzione favorevole piuttosto che sfavorevole. L’organismo è dotato di un sistema enzimatico di detossificazione che neutralizza ed elimina in tre fasi tutte le sostanze diverse dai nutrienti (xenobiotici) come farmaci, tossine e cancerogeni: in particolare, nella fase I di detossificazione le sostanze tossiche subiscono trasformazioni chimiche operate da enzimi che si trovano soprattutto nel fegato. Nella fase II le sostanze tossiche vengono coniugate con speciali gruppi chimici che ne facilitano l’eliminazione e l’escrezione principalmente mediante l’urina o la bile. La sensibilità alle sostanze tossiche e ai cancerogeni presenti nella dieta dipende in larga misura dalla velocità con cui queste sostanze vengono metabolizzate dal sistema enzimatico. Nella fase III (escrezione) le sostanze tossiche vengono eliminate dal corpo mediante le urine o la bile. La prevenzione si ottiene soprattutto attraverso abitudini di vita sane e l’aiuto di prodotti naturali antipromotori: gli effetti negativi di un alimentazione errata possono essere annullati grazie ai principi attivi naturali.

Dipende dalla sua storia alimentare, dalla sua età, dal suo stato metabolico e anche da quello emotivo.

Un corpo che ha “patito” molte diete e che in passato ha perso peso repentinamente, e ancora più repentinamente lo ha ripreso, avrà un ricordo indelebile di questo stress, e tenderà a opporvisi.

Il “calvario” della dieta, vuole che la sofferenza duri meno possibile, che il disagio dei suoi chili in più svanisca in fretta per poter tornare alla sua vita normale.

Cosa succede quando perdiamo peso in modo repentino, con una ‘classica’ dieta ipocalorica? il corpo inizia ad utilizzare come combustibile prima di tutto il glicogeno che contiene nei muscoli e nel fegato e con questo l’acqua che gli si lega in misura di 1a 3: quindi il primo peso che vedrete andar via sulla bilancia sarà acqua e zucchero… esattamente quello che riacquisterete appena smetterete di affamarvi.

Poi il corpo, allertato da una serie segnali di pericolo indotti dalla scarsità di calorie, smonterà l’apparato che è il maggior responsabile di consumo energetico, ossia quello muscolare, incluso il muscolo liscio, quindi gli organi: riduce la vostra massa metabolicamente attiva in modo significativo, dal 5%al 20%.

Tutto di voi deperisce, rendendovi, ogni giorno, una macchina meno efficiente e quindi con un dispendio energetico sempre minore.

Un altro organo che reagisce molto male alle diete restrittive è il microbiota.

Consideriamolo un vero e proprio organo attivo nella difesa immunitaria, un produttore di metaboliti utili alla salute delle pareti intestinali e dell’organismo stesso, di vitamine, trasformatore del cibo in energia.

E come ci si adatta a un’ecatombe planetaria permanente? Aumentandola capacità di estrarre nutrienti dal cibo, mandando segnali di pericolo agli organi, in primis alla tiroide, questo ha come effetto di rallentare e successivamente bloccare qualsiasi possibilità di dimagrire.

Un altro attore fondamentale nella salute e perdita di peso: il mitocondrio.

Definito spesso la centrale energetica del nostro corpo, è li che si gioca la partita energetica dei nutrienti che ingeriamo.

La capacità di questo fondamentale “organello” di trasformare i nutrienti in energia o in calore, definiscono la salute della cellula, la sua capacità di detossinare o al contrario di produrre alte quantità di radicali liberi, modificano la salute dell’intero organismo facendolo virare da metabolicamente efficiente a rallentato, infiammato, tendente all’accumulo.

La riduzione della massa muscolare e l’inattività che spesso l’accompagna, riducono la dimensione e il numero.

Quanto sale? Non più di 5 grammi al giorno, tenendo conto però del sale “occulto” presente nei prodotti industriali.

Iniziamo a gustare sapori e aromi che precedentemente erano annullati, coperti dalla prepotenza del salato.

Le papille gustative vanno resettate e riabituate.

Una strategia da valorizzare è quella di sostituire il sale con altri gusti, in particolare quelli convogliati dalle spezie.

Impiegare generosamente in cucina erbe e spezie varie per insaporire i cibi, in sostituzione (parziale o meglio totale) del sale, così da abituare progressivamente il palato a un gusto meno sapido ma ugualmente o anche più gradevole;

Consumare abbondante frutta, verdura e legumi, prodotti naturali privi di sale, riducendo invece quello di salumi e formaggi (più o meno salati e ricchi di grassi), usando l’accortezza di risciacquare abbondantemente le verdure e i legumi in scatola;

Al supermercato, controllare sempre l’etichetta e preferire i prodotti contenenti meno sale;

Poiché il pane è la prima fonte di sale della dieta degli Italiani, acquistare sempre pane e prodotti da forno con meno sale;

Eliminare la saliera dalla tavola e non far mancare il nostro incitamento ai bambini e ai più giovani a non aggiungere sale e condimenti salati a ciò che consumano.

Il cervello non gradisce ma Approva la scienza in particolare perla prevenzione dell’ictus, per esempio in Finlandia, paese nel quale il consumo medio è diminuito da oltre 14 a circa 10

grammi/die negli ultimi 20 anni, si è registrata una parallela forte riduzione nell’incidenza di ictus cerebrale, limitare il sale allevia il lavoro quotidiano dei reni, prevenire l’osteoporosi, previene la ritenzione idrica e i gonfiori (il sale “gonfia” come si suol dire: non fa bene alla linea), mantiene in buona forma i vasi sanguigni di tutto il corpo l’abuso di sale aumentando la pressione arteriosa non fa male solo al cervello……….induce la perdita di calcio attraverso le urine. 

Il cibo di bassa qualità (l’imperativo è la caloria, non il nutriente), infiammante, povero di nutrienti, ne riduce la funzionalità.

E ne paghiamo il prezzo con una maggiore suscettibilità alle malattie, invecchiamento, e accumulo di peso.

Per difenderci dall’attacco dei rifiuti alimentari possiamo contare su un sistema immunitario che attualmente non funziona più in modo coretto: se deficitario, insorgono malattie fastidiose, banali, ricorrenti, che poi degenerano e diventano croniche; se invece è esuberante insorgono fenomeni allergici (come l’asma, l’orticaria, l’eczema, ecc.) o malattie autoimmuni che scatenano la reazione del corpo contro le proprie cellule e le distruggono (sclerosi a placche).

Fondamentale è la composizione del microbiota intestinale, data la sua azione di “rimodellamento molecolare”, che può prendere una direzione favorevole piuttosto che sfavorevole. L’organismo è dotato di un sistema enzimatico di detossificazione che neutralizza ed elimina in tre fasi tutte le sostanze diverse dai nutrienti (xenobiotici) come farmaci, tossine e cancerogeni: in particolare, nella fase I di detossificazione le sostanze tossiche subiscono trasformazioni chimiche operate da enzimi che si trovano soprattutto nel fegato.

Nella fase II le sostanze tossiche vengono coniugate con speciali gruppi chimici che ne facilitano l’eliminazione e l’escrezione principalmente mediante l’urina o la bile.

La sensibilità alle sostanze tossiche e ai cancerogeni presenti nella dieta dipende in larga misura dalla velocità con cui queste sostanze vengono metabolizzate dal sistema enzimatico.

Nella fase III (escrezione) le sostanze tossiche vengono eliminate dal corpo mediante le urine o la bile. La prevenzione si ottiene soprattutto attraverso abitudini di vita sane e l’aiuto di prodotti naturali antipromotori: gli effetti negativi di un alimentazione errata possono essere annullati grazie ai principi attivi naturali.

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