Le microalghe: alleate del benessere gastro-intestinale

person Pubblicato da: Gastroenterologo Bernardo Canelli list In: SUPERFOOD

Al di là dell’azione antinfiammatoria della Spirulina, prezioso, per il benessere della mucosa intestinale, anche l’effetto prebiotico ascrivibile alla microalga, capace di favorire in modo selettivo lo sviluppo di quei ceppi batterici utili al benessere dell’organismo e all’eubiosi del microbiota. Alcuni studi condotti sulla composizione del microbiota in modelli animali hanno evidenziato, in seguito a una supplementazione con Spirulina, lo sviluppo di ceppi batterici del microbiota utili a un profilo sano (eubiotico) del microbiota, come Lactobacilli e Roseburia.

Per quanto la biotecnologia delle microalghe abbia iniziato a svilupparsi solo a metà del secolo scorso, in realtà il loro primo impiego da parte dell’uomo, attivato dall’elevato valore nutrizionale, risale a 2000 anni fa. Le microalghe sono microrganismi eucariotici unicellulari fotoautotrofi capaci, a partire da CO2 ed energia radiante (solare o da fonti artificiali di illuminazione) di produrre zuccheri per il proprio metabolismo energetico e ossigeno, che impiegano parzialmente nei processi di respirazione cellulare, oltre a rilasciare nel mezzo esterno.

Si tratta di un gruppo particolarmente diversificato di organismi, sul piano fisiologico e biochimico, in grado di produrre naturalmente numerosi composti bioattivi, carboidrati e grassi, ricchi di vitamine e sali minerali di elevato valore nutrizionale.

Tra queste le più note sono Arthrospira platensis (Spirulina),  Chlorella ed Haematococcus. La ricchezza di nutrienti, inclusi gli aminoacidi essenziali e i grassi insaturi, rende le microalghe particolarmente interessanti per la ricerca scientifica.

Particolarmente rilevante, per le molteplici potenzialità del suo impiego in ambito nutraceutico, è la Spirulina, nome generico che fa riferimento alla biomassa ottenuta dalla crescita di un genere di cianobatteri, i primi viventi comparsi sul pianeta, chiamato Arthrospiran, microrganismi unicellulari filamentosi che vivono in acqua dolci, calde (30-40°) e alcaline. Il suo elevato contenuto proteico (60%) e vitaminico, così come la presenza di molteplici composti bioattivi (ficocianina) ad azione antiossidante ne ha fatto una vera protagonista nel mondo dei nutraceutici.

Da un punto di vista nutrizionale, la Spirulina è caratterizzata da un elevato contenuto di proteine vegetali (circa il 60%) facilmente assimilabili e contenenti tutti gli aminoacidi essenziali. Si tratta di proteine a elevato valore biologico, essendo una fonte di tutti e 8 gli aminoacidi essenziali. Tra le proteine troviamo il principale principio attivo dell’alga, ossia la ficocianina, che rappresenta in media il 10% del peso dell’alga secca.

Tra i sali minerali, in particolare potassio, sodio, magnesio, calcio e ferro, fosforo e zinco. Buona la presenza di vitamine, come vitamina E, vitamine del gruppo B (B1, B2, B3, B6, B9, B12), vitamina D e vitamina K e acidi grassi essenziali come l’acido gamma-linoleico (Omega-6) e l’acido linolenico (Omega-3), utili in quanto precursori dei mediatori delle reazioni immunitarie.

Presenti anche fibre e carboidrati (glucosio, galattosio, ribosio e mannosio). Rilevante, al fine dell’attività antiossidante e antinfiammatoria, la presenza della ficocianina, composto di proteine e pigmenti blu che non si trova in nessun’altra pianta e che può rappresentare fino al 14% del suo peso secco. La ficocianina esplica un’efficace attività antinfiammatoria sia diretta, comportandosi come un inibitore delle cicloossigenasi-2 e interferendo anche con altri principali mediatori dell’infiammazione tra cui le interleuchine e la ossido-nitrico-sintetasi, sia indiretta, in virtù della sua attività antiossidante. Il quadro si completa per la presenza di vitamina B6, che interferisce con la produzione e con la funzione di altre interleuchine incrementando ulteriormente il potere antiinfiammatorio dell’alga.

Al di là dell’azione antinfiammatoria della Spirulina, prezioso, per il benessere della mucosa intestinale, anche l’effetto prebiotico ascrivibile alla microalga, capace di favorire in modo selettivo lo sviluppo di quei ceppi batterici utili al benessere dell’organismo e all’eubiosi del microbiota. Alcuni studi condotti sulla composizione del microbiota in modelli animali hanno evidenziato, in seguito a una supplementazione con Spirulina, lo sviluppo di ceppi batterici del microbiota utili a un profilo sano (eubiotico) del microbiota, come Lactobacilli e Roseburia.

La Spirulina sarebbe, inoltre, in grado di inibire la crescita di alcuni Gram-negativi, quali Escherichia coli, Pseudomonas aeruginosa Proteus vulgaris, e Gram-positivi (Staphylococcus aureus, Bacillus pumulis subtilis). In vitro, la Spirulina ha evidenziato la capacità di promuovere la crescita di batteri lattici come il Bifidobacterium, il Lactobacillus acidophilus, L.casei e lo Streptococcus thermophilus. La capacità di modificare positivamente la composizione del microbiota intestinale, promuovendo in modo selettivo la crescita batterica, può acquisire particolare importanza proprio nella gestione di malattie comunemente associate a cambiamenti nella composizione del microbiota, quali le Ibd, inclusa l’Ibs

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